In questa pagina rispondiamo alle domande più comuni sulla mobilità elettrica
e cerchiamo di fare chiarezza sui dubbi e sulle "Fake News" che quotidianamente vengono pubblicate o discusse (sui social).
Le risposte sono, salvo quando diversamente specificato, riferite alle auto BEV ovvero 100% elettriche
Il motore che spinge i veicoli elettrici o BEV funziona per induzione elettromagnetica. È molto più efficiente rispetto al motore a scoppio che disperde in calore gran parte dell’energia prodotta dalla combustione del carburante. L’efficienza, cioè la quantità di energia tradotta in moto, raggiunge oltre il 90% contro il 25% circa del motore a benzina.
Assolutamente No! La trasmissione è diretta, senza albero motore, cambio, ingranaggi di conversione del moto da oscillatorio a rotatorio, non ci sono liquidi di raffreddamento e lubrificazione, filtri, serbatoio. Si calcola che i componenti di una vettura elettrica siano meno di un terzo rispetto a quelli di un’auto tradizionale.
Le batterie delle auto sono
pesanti ed ingombranti e il loro smontaggio può essere effettuato
solo da officine qualificate, questo scoraggierà gli smaltimenti abusivi (che
invece purtroppo ancora avvengono per le batterie più piccole).
Le batterie non vengono "Smaltite" ma riciclate! Inoltre quando non sono più idonee per un utilizzo su vetture, prima di essere smaltite vengono riutilizzate (second life) come sistemi di accumulo.
Ad oggi il processo per il
recupero delle materie prime è quello cosiddetto pirometallurgico che
prevede che le batterie vengono sottoposte a triturazione e fusione. che consente di reimmettere nel ciclo produttivo
solo il 50-60% delle materie prime più preziose ma in un futuro
(prossimo) si dovrebbe passare ad un processo idrometallurgico meno
energivoro e meno invasivo per i materiali che potranno così essere
recuperati fino al 97%
Litio, Cobalto e Terre Rare non sono materiali oggi preziosi, né rari. Potrebbero però in parte diventarli, in quanto si estraggono per lo più in aree poco affidabili geo-politicamente.
In futuro (quando le batterie cominceranno ad esaurisi anche per il loro secondo ciclo di vita) verranno riciclate fino al 97% ed il materiale verrà quindi riutilizzato nuovamente per costruire nuove batterie.
Attualmente sono presenti oltre 26.000 punti di ricarica pubblici molti dei quali al centro nord. Come numero assoluto ne abbiamo installati la metà che in Francia e Germania ed un terzo dei paesi bassi però in rapporto ai veicoli elettrici immatricolati siamo secondi in europa con un punto di ricarica ogni auto BEV.
Per fare un confronto i distributori di benzina in Italia sono meno di 23.000 che portano il rapporto ad 1 ogni 1.750 veicoli.
Le statistiche dicono che la percorrenza media giornaliera di un automobilista italiano non arriva a 30 km.
Ad oggi l'autonomia dei modelli attualmente in vendita è di almeno 300 km, questa permette di girare in tutta tranquillità.
Ci sono comunque in commercio modelli che permettono di superare anche i 500 Km di autonomia (con punte fino ad oltre 800 Km).
Precisiamo infine chee sono già in fase di test nuove batterie che aumenteranno ulteriormente l'autonomia.
Il concetto di rifornimento in un'auto elettrica è paradossalmente più simile a quello che attualmente viene fatto con un cellulare, ovvero caricare la sera quando si arriva a casa (se si ha la possibilità di farlo) o facendo dei "rabbocchi" durante i momenti in cui l'auto è ferma anche per poco tempo (in azienda, al supermercato, in palestra al ristorante).
Nelle nuove batterie per auto il cobalto viene utilizzato sempre meno e verrà sostituito con nuovi componenti.
Il cobalto non si trova allo stato puro metallico, ma solo come
minerale, e non viene estratto da solo ma come sottoprodotto della
estrazione di Rame (che non è presente nelle batterie delle auto!!!).
Il cobalto è invece presente nelle batterie di Portatili, Tablet e Smartphone.
In Italia (circa come nel resto d'Europa) le emissioni inquinanti dovute ai vari mezzi di trasporto sono oltre il 25%.
Il 16% quelle relative alle sole autovetture.
La decisione è stata presa non per agevolare i cinesi ma per il fatto che il continete europeo (inclusa quindi anche la Russia) insieme a quello americano sono i continenti che negli ultimi 100 anni hanno prodotto più C02 nel mondo e e che attualmente è fra i continenti che inquina di più.